Numero 121 - Settembre 2013
Articoli di questa rubrica
Filo rosso
Il rapporto del tossicologo Marfella svela perché la gestione dei rifiuti industriali è causa di gravissimi danni all’ambiente e alla salute delle popolazioni campane
Blocco dei contratti, tagli agli organici, niente rinnovo per i precari. Sempre meno soldi in busta paga e servizi che si riducono. (Anche) così il Governo del Piddì troverà i soldi per accontentare il bacino elettorale del Pdl. Una mano lava l’altra.
Vent’anni di riforme delle pensioni e del mercato del lavoro, vent’anni di arretramenti. Lo Stato borghese riesce a promettere solo un futuro di miseria.
I Governi di tutti i Paesi hanno reagito alla crisi facendo affluire un fiume di soldi pubblici nelle casse di Banche, società finanziarie e imprese, e tagliando ovunque le spese per ciò che serve alle persone: scuole, ospedali, servizi in genere; pensioni, salari pubblici, sostegno al reddito. Con quali risultati? A cinque anni dall’inizio della crisi più sconvolgente da quella del 1929, il disastro si avvita su se stesso.
Quarant’anni fa, Cile, 11 settembre 1973
Quarant’anni fa, l’11 settembre 1973, una giunta militare diretta dal generale Augusto Pinochet prendeva il potere in Cile, rovesciando il governo di Unità popolare diretto dal socialista Salvador Allende.
Una condizione di precarietà passiva. Questa in due parole la situazione alla Lucchini di Piombino. L’incertezza, e insieme la vaga speranza che alla fine tutto si risolva, sembra lo stato d’animo dominante dei lavoratori della fabbrica.
Indesit Fabriano
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