Anno 2014
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A fine anno il direttore generale dell’INAIL Bruno Adinolfi ha reso noti i rapporti annuali per regione relativi agli incidenti sul lavoro, una stima che comunque viaggia in ritardo di un anno, dato che si riferisce ancora al 2012. I dati vanno considerati con occhio critico, perché non comprendono il lavoro in nero e gli infortuni non denunciati, e spesso non concordano con i dati forniti da osservatori indipendenti. E la tendenza non è comunque rassicurante.
Filo rosso
Se qualcuno può parlare di ripresa (o meglio, di “ripresina”) non può parlare a nome della classe operaia. L’ultimo trimestre del 2013 ha visto una pallida crescita dell’economia dello 0,1%. Ma se qualcosa aumenterà, saranno i profitti e le rendite finanziarie. La classe operaia paga ancora un anno di disoccupazione, lavori precari e bassi salari
C’era da aspettarselo: ogni volta che si intende realizzare un taglio immediato a pronta cassa sul bilancio dello Stato, la soluzione è a portata di mano. Basta bloccare ancora per un anno, ancora per due anni, i contratti del pubblico impiego.
I COSIDDETTI “ESUBERI”
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